Data / Ora: 12/05/2023 Tutto il giorno - - -


E ancora e sempre 12 Maggio:

Giornata Internazionale dell’Infermiere

L’impegno degli Infermieri
della Società Italiana di Scienze Infermieristiche in Salute Mentale

Il 12 Maggio 1996, l’Infermiere stringe un patto con il Cittadino: Io infermiere mi impegno nei tuoi confronti a … PRESENTARMI al nostro primo incontro, spiegarti chi sono e cosa posso fare per te […].

Un patto che TUTELA il diritto alla salute del cittadino e TUTELA i valori della nostra professione infermieristica unica e infungibile.

Il Patto, strumento di progresso e di civiltà, sempre attuale, che conferisce alla professione infermieristica le due anime, sanitaria e sociale, proponendo un “contratto” senza mediazioni tra i veri protagonisti dell’assistenza, cioè l’Infermiere e il Cittadino.

Ed è in coerenza con il Patto Infermiere – Cittadino che la professione infermieristica riscriverà il proprio Codice Deontologico nel 1999 e successivamente nel 2019 a dare maggiore forza alla mission infermieristica e porre le basi moderne della “cura” e del “prendersi cura” delle persone assistite.

Il 17 Settembre 2017 nasce la prima Società Scientifica degli Infermieri di Salute Mentale, un ambito specialistico della medicina in cui il professionista Infermiere ha il privilegio di “agire” secondo tutti i dettami dei tre pilastri: il Profilo Professionale, il Patto Infermiere – Cittadino e il Codice Deontologico.

L’Infermiere di Salute Mentale ha ormai preso le distanze da un passato “scomodo”, quando per una serie di coincidenze storico-sociali e … per necessità contingenti, ci si è ritrovati a operare in contesti sfortunati e infelici quali sono stati i manicomi, luoghi della presunta “cura” della follia. Successivamente l’evoluzione dell’Infermiere e dell’assistenza infermieristica in psichiatria ha rappresentato un progresso “etico e morale” ma anche “fisico ed estetico” nel senso dell’immagine esteriore dell’Infermiere:
[…] il nerbo del manicomio era rappresentato dagli infermieri, inquadrati secondo una gerarchia rigida (capi, sottocapi, sorveglianti) che per molti decenni è stata simboleggiata da un copricapo di tipo militare […].

Il presente è stato reso possibile da un percorso legislativo faticoso ma necessario, un punto fermo che ha reso possibile nel nostro Paese la fuoriuscita dalla barbarie del manicomio e il suo ingresso nella civiltà, e nondimeno è stato reso possibile dagli stessi Infermieri che dal manicomio hanno saputo uscire dal ruolo di intransigenti carcerieri degli alienati ed esecutori di ordini (posizione passiva e frustrante) a un ruolo attivo, partecipativo, umano e dignitoso a tutela soprattutto della dignità delle persone malate.

È stata la partecipazione, anche appassionata, di molti Infermieri ad avviare una profonda trasformazione di questa figura, sebbene e in generale riconosciuta come professionista dal 1994 e nelle professioni sanitarie dal 1999, fino a diventare un protagonista attivo e privilegiato, aggettivo che gli deriva dalla speciale relazione interpersonale con il paziente nel processo terapeutico e riabilitativo nell’area della Salute Mentale.

Ora, l’ambito della Salute Mentale ha la necessità di avere un Infermiere competente (specialista), che sappia mettere in campo anche la creatività in tutti i sensi e che guardi verso un modello di assistenza olistico e psicodinamico, centrato sulla persona nella sua interezza biologica, psichica, sociale e spirituale. Un Infermiere che non può prescindere da una azione multicontestuale che assume caratteristiche curative, riabilitative e preventive nei confronti della persona assistita per favorire il graduale ri-apprendimento di abilità sociali, affettive e strumentali inibite dall’evento morboso e l’inclusione sociale un processo di empowerment e un percorso orientato al recovery.

La S.I.S.I.S.M. intende contribuire allo sviluppo delle competenze di base e avanzate del personale infermieristico che opera nei luoghi in cui è agita la professione infermieristica, in un’area specialistica, delicata e complessa, in cui in modo più pregnante, l’Infermiere si muove tra le sue due funzioni fulcro, quella sanitaria e quella sociale all’interno di un contesto multiprofessionale e comunitario.

L’Impegno che la S.I.S.I.S.M. ha assunto per l’anno in corso è il riconoscimento a livello nazionale del primo position statement con cui si propone un obiettivo identitario forte per giungere alla definizione univoca del ruolo e delle funzioni dell’Infermiere di Salute Mentale; una base comune da cui partire per affinare e sviluppare le competenze di base e avanzate dei professionisti Infermieri che già operano in ambito Salute Mentale e degli Infermieri neo assunti e/o neo inseriti. Un documento che va al “cuore” delle competenze che ci sono richieste, competenze che saranno riconosciute e valorizzate in primis da noi stessi Infermieri con un lavoro “rigoroso” volto a dar conto degli esiti di salute sensibili all’assistenza infermieristica. Un documento che vuole anche essere proiettato nel futuro e quindi suscettibile di possibili cambiamenti in progres, nella convinzione che “l’identità professionale” non è stabile, ma influenzata dalle realtà politiche, culturali e storiche che la circondano.

La conditio sine qua non per l’Infermiere di Salute Mentale sarà la formazione continua per un agire “competente” e “sicuro” su diversi piani: clinico-assistenziale, organizzativo, riabilitativo, educativo e preventivo, non ultimo il contributo che l’Infermiere darà alla lotta allo stigma e alla promozione dell’inclusione sociale delle persone assistite e delle loro famiglie, un’ impresa e un impegno forti ma non im_possibili.

E la S.I.S.I.S.M. sta lavorando per offrire agli Infermieri di Salute Mentale percorsi formativi a livello universitario; in corso, la preparazione di un master online con un progetto ideato completamente dalla nostra Società Scientifica e con la scelta accurata dei contenuti e dei docenti. Questo è soltanto un inizio…il futuro, già scritto sulla carta da FNOPI, potrebbe essere una Laurea Specialistica in Salute Mentale!
È già disponibile un Executive Master in modalità online con Libera Università Mediterranea (LUM) di Bari, il progetto formativo è della S.I.S.I.S.M..

Il messaggio per questo 12 Maggio agli Infermieri di Salute Mentale è di “considerare il nostro lavoro una esperienza di grande valore soprattutto per tutti quegli aspetti che riguardano i rapporti umani e la straordinaria esperienza dell’incontro con l’Altro”. Il lavoro in Salute Mentale è un valore aggiunto perché richiede un grande coinvolgimento, che ti mette in relazione con un SOGGETTO in una relazione umana (interpersonale) unica e irripetibile.
Il modo di essere Infermiere farà la differenza nell’esito del processo: l’abilità dell’operatore è comprendere il ruolo che il paziente proietta su lui e fare di esso lo strumento produttivo di un processo verso l’indipendenza fondato sulla speranza. (Hildegard Peplau pioniera del “Nursing Psicodinamico, 1952)

L’impegno è per un futuro in cui prevalga l’etica della responsabilità per garantire un servizio particolarmente necessario alla convivenza sociale.

Ieri impegna l’oggi nel domani…

Dott.ssa Annamaria Tanzi – Segretaria S.I.S.I.S.M.
Responsabile della formazione per S.I.S.I.S.M.