Alla ricerca dell’autonomia infermieristica in Salute Mentale

“L’infermiere fonda il proprio operato su conoscenze validate e aggiorna saperi e competenze attraverso la formazione permanente, la riflessione critica sull’esperienza e la ricerca. Progetta, svolge e partecipa ad attività di formazione. Promuove, attiva e partecipa alla ricerca e cura la diffusione dei risultati”

Il Codice deontologico dell’Infermiere CAPO III Articolo 11

La collaborazione tra il CESPI e la SISISM nel campo della Salute Mentale ha lo scopo di indagare l’area dei bisogni di assistenza infermieristica delle persone assistite e le competenze agite dagli infermieri nell’area della salute mentale, al fine, di far nascere una linea di ricerca di tipo epistemologico.
L’area dell’infermieristica di salute mentale presenta una notevole complessità in termini sia di scuole di pensiero che la ispirano sia di modalità organizzative e assistenziali che la concretizzano. Inoltre, la storia molto particolare dell’infermiere di salute mentale ha reso complicata la costruzione di un’identità professionale specifica per cui si ritiene necessario intensificare gli sforzi di studio e di ricerca in questo campo per condividere in modo più diffuso e fondato le linee strategiche che rafforzano gli spazi di autonomia e responsabilità dell’infermiere nel campo della salute mentale.
L’ambito d’interesse che si intende affrontare può essere sostenuto dalle seguenti argomentazioni:

– un infermiere può essere considerato “professionista” , e non solo “tecnico dell’assistenza”, quando è in grado di affrontare problemi/bisogni e non solo di eseguire attività;
– ogni problema/bisogno deve necessariamente essere identificato e compreso per poter essere
affrontato;
ci sono due tipi di problemi/bisogni: quelli evidenziati da altre professioni (il medico), che richiedono interventi prescrittivi dell’infermiere (prescrittività non avulsa da valutazione e responsabilità), e quelli identificati dall’infermiere che comportano una sua decisionalità relativamente autonoma.

Questi tre punti costituiscono gli “ingredienti” del ragionamento clinico (ragionamento diagnostico + processo decisionale) che, diventa, quindi, il nucleo d’interesse da studiare nell’infermieristica di salute mentale.
Qual è il focus del ragionamento clinico dell’infermiere? Fatta salva l’assoluta necessità di lavorare in équipe, quali sono i problemi/bisogni assistenziali nel campo della salute mentale (correlati ma non sovrapponibili alla patologia/sintomatologia) che l’infermiere affronta e nei confronti dei quali può esercitare la sua autonoma discrezionalità sia nel comprenderli sia nell’affrontarli?
Quali sono le competenze specialistiche (capacità + conoscenze) che devono essere acquisite dall’infermiere per sostenere il ragionamento clinico applicato alla salute mentale?
L’evento propone, all’interno di un breve percorso formativo di orientamento concettuale e metodologico, una prima indagine, condotta con un focus group, rivolta a un gruppo di infermieri di salute mentale, rappresentativo di vari settori di lavoro e di varie realtà regionali, mirata a censire sia la casistica dei problemi/bisogni assistenziali da loro affrontati sistematicamente sia le capacità da loro messe in campo nell’assistenza infermieristica. I risultati di questa prima indagine consentiranno di costruire un questionario di consenso da somministrare on line a un campione più allargato di infermieri.
Finalità dell’evento: Identificare i problemi/bisogni di assistenza infermieristica nel campo della salute mentale (correlati ma non sovrapponibili alla patologia/sintomatologia) che gli infermieri ritengono consensualmente di affrontare esercitando la loro autonoma discrezionalità  sia nel comprenderli sia nel risolverli.
Argomenti affrontati: competenze specialistiche, identità professionale; complessità assistenziale e core disciplinare dell’infermieristica; la questione della disomogeneità  degli approcci infermieristici e dei modelli organizzativi; ragionamento clinico tra standardizzazione e personalizzazione dell’assistenza.
Risultati attesi:
Produzione di un documento che sintetizzi gli aspetti più significativi che caratterizzano il focus di interesse dell’assistenza infermieristica in salute mentale, utili per la costruzione di un questionario di consenso da somministrare a un campione più allargato di infermieri dell’area salute mentale.